Manuale Accreditamento [40]

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1.6.3
CRITERIO 6 – Appropriatezza clinica e sicurezza
6.3 La struttura adotta strumenti / metodi per la gestione del rischio e degli incidenti. 6.4 Applicazione e diffusione delle raccomandazioni nazionali e regionali in materia di rischio clinico
Documenti di pianificazione(es. Budget, Piani operativi,nota integrativa al bilancio,piano integrativo della qualità)Documento di pianificazione pluriennale (PAL, …)Carta dei Servizi, parte terza Impegni e standard (se dovuta)

6.3.1 È presente e in uso un sistema di segnalazione degli incidenti (eventi, near miss, eventi sentinella) comprensivo
dei dati raccolti attraverso i relativi debiti informativi nazionali (SIMES) e sono definite e applicate le modalità di restituzione a tutti i professionisti operanti in struttura e stakeholder (11)..
6.3.2 È fornito supporto ai professionisti per le segnalazioni nei flussi previsti.
6.3.3 È presente una modalità formalizzata per la comunicazione degli eventi avversi di maggiore gravità.
6.3.4 Sono utilizzate check list di controllo negli specifici ambiti.
6.3.5 Sono adottati strumenti proattivi per l’identificazione e l’analisi dei rischi (ad es. FMEA-FMECA, visite per la sicurezza).6.4.1 Sono implementati e monitorati: buone pratiche, procedure e protocolli, riferibili al contesto specifico, secondo le indicazioni di raccomandazioni e linee di indirizzo
ministeriali e regionali per la prevenzione degli eventi avversi e delle situazioni a rischio (12).
6.3.6 È monitorato lo stato di attuazione del Piano programma di sicurezza delle cure e di gestione del rischio
sanitario o altro documento di pianificazione per la sicurezza delle cure e gestione del rischio sanitario.
6.3.7 Sono effettuate la raccolta, analisi e valutazione dei dati e sono predisposte e monitorate eventuali azioni di miglioramento.

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6.4.1 Sono implementati e monitorati: buone pratiche, procedure e protocolli, riferibili al contesto specifico,
secondo le indicazioni di raccomandazioni e linee di indirizzo ministeriali e regionali per la prevenzione degli eventi avversi
e delle situazioni a rischio (12).

 

Documento di pianificazione annuale,raccordato alla pianificazione pluriennale(es. per le strutture private, verbali delconsiglio di amministrazione, notaintegrativa al bilancio, piano integrativodella qualità)Memo: Il documento deve ripr&a

La struttura adotta strumenti / metodi per la gestione del rischio e degli incidenti.

La gestione del rischio rappresenta quel processo che mira ad un miglioramento continuo della pratica clinica attraverso modalità organizzative che consentano di individuare e tenere sotto controllo eventi specifici e fa riferimento non solo al rischio clinico (riferito al paziente) ma anche al rischio sanitario (riferito all'organizzazione). Ragionare in termini di sicurezza "allargata" ad ambienti, operatori, strumenti, procedure permette con maggiore possibilità di evitare errori, eventi avversi conseguenti e perciò gestire e preventire il rischio.

Il concetto di rischio applicato al nostro contesto è fortemente incentrato sulle seguenti dimensioni:
a) rischio clinico (come indicato dalla Legge Gelli, n.24 dell'8/3/2017)
b) burnout del personale

Il diffondersi di una "cultura della sicurezza" permette di vedere l'errore come evento possibile e quindi da analizzare e verificare, ma questo è raggiungibile tramite trasparenza e corretta comunicazione interna.

Il percorso di gestione del rischio si basa su:

  • competenza degli operatori e capacità di leggere eventuali segnali
  • trasparenza nella comunicazione
  • ascolto finalizzato alla creazione di azioni correttive ma anche preventive (non conformità e azioni correttive della politica della qualità)
  • responsabilizzazione da parte degli operatori nell'applicazione di procedure condivise

Le equipe dei singoli settori, il rapporto con i coordinatori organizzativi e tecnici e con la Direzione sanitaria hanno permesso negli anni la gestione di rischi ed eventuali eventi avversi, in particolar modo in riferimento al periodo pandemico.

A questo si aggiunge la proposta di una formazione specifica in ambito di gestione del rischio tramite un piano formativo strutturato e progressivo nel tempo (vedi schema in corso).

Per chi opera in ambito sanitario, quindi a contatto con sofferenza di pazienti e famiglie, un peso fondamentale hanno il livello di stress lavoro-correlato e il rischio di burn-out, come precedentemente indicato, rispetto al quale da tempo abbiamo messo in campo un sistema di formazione e sostegno.

 

 

 

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