Axia si organizza nelle due seguenti dimensioni organizzative :
Orizzontalmente: la cooperativa è strutturata per settori omogenei per tipo di prestazione erogata; i settori godono di elevata autonomia sulla base di accordi formali sottoscritti con la Direzione e validati dal CdA. Ogni settore dispone di locali dedicati ed attrezzatura specifica. Ogni settore attua modalità di lavoro d'equipe specifiche ed adattate alle peculiarità dell'utenza trattata e delle prestazioni erogate.
Verticalmente: il diagramma di flusso seguente illustra esplicitamente la struttura verticale della nostra organizzazione; va comunque tenuta in considerazione la dimensione giuridica propria della cooperativa che propone una dimensione a doppia valenza: 1) la cooperativa in quanto tale, afferisce verticalmente all'Assemblea dei soci e su delega statutaria opera attraverso la Presidenza e il CDA;
2) l'azienda propone un'organizzazione che deriva dalla Direzione e si propaga tramite i servizi di staff fino all'articolazione in settori. Le due dimensioni hanno una propria autonomia basata su deleghe formali di natura statutaria o sulla base di delibere del CDA e trovano punto di raccordo nella figura del Presidente che è presente anche in Direzione.
Al vertice della Struttura c'è l'Assemblea dei soci, l'insieme di tutti i soci che lavorano nella Cooperativa. L'assemblea solitamente si riunisce una volta all'anno per discutere e approvare il bilancio dell'anno precedente oltre che per fare un bilancio delle attività e un'ipotesi di attività futura. E' prevista dallo Statuto la convocazione di assemblee straordinarie in caso di discussione e decisioni relative a temi di particolare rilievo per la Cooperativa.
Su mandato dell'assemblea il consiglio di amministrazione (CdA) si riunisce periodicamente. Il CdA è l'organo deputato al controllo globale della progettualità messa in atto dalla Direzione e al controllo dell'andamento generale della Cooperativa, in particolar modo rispetto agli aspetti budgettari preventivi e consuntivi. La Direzione strategica affronta periodicamente le problematiche trasversali ai diversi settori della cooperativa sia da un punto di vista tecnico-strategico che organizzativo. E' il luogo dove si definisce l'aggiornamento dei vari strumenti di controllo e la pianificazione delle nuove progettualità. I due settori operativi sono il settore neuropsicologico e il settore neuromotorio, strutturati con figure di coordinamento tecnico e organizzativo. L'attività di pianificazione e controllo di gestione è affidata ad un gruppo di lavoro permanente (PEF, gruppo di pianificazione economico-finanziaria) (Per l'approfondimento dei ruoli e della organizzazione si rimanda alla sezione FAQS, contenente anche il funzionigramma della struttura.) La Direzione promuove e sostiene la propria politica della Qualità attraverso il diretto impegno nell'implementazione e miglioramento continuo del sistema di gestione dell'organizzazione secondo principi di raggiungimento di obiettivi di qualità e di prevenzione del rischio aziendale e tramite l'informazione diffusa e il coinvolgimento progressivo dell'organizzazione ai suoi diversi livelli. La cooperativa ha da tempo definito un impegno rivolto al costante miglioramento della propria attività, sia in chiave aziendale (richiamiamo sia la natura istituzionale di cooperativa che la peculiarità dei prodotti erogati nell'ambito dei servizi alla persona) sia nella direzione di un'attenta valutazione delle aspettative dei clienti (in particolare puntando a correlare sistematicamente la valutazione del gradiente di soddisfazione del cliente finale con la misura oggettiva del risultato terapeutico conseguito). Il documento rilevante sia sul versante informativo che dell'impegno formalizzato alla qualità è costituito dalla Carta dei Servizi, che è direttamente esposta al pubblico in struttura, oppure distribuita direttamente ai pazienti o ai loro familiari: Axia ha inoltre approvato e pubblicato nel 2017 la propria Carta Etica, di cui riportiamo il paragrafo iniziale: L’idea di una carta etica di Axia nasce dal fatto che come soci diquesta cooperativa
dobbiamo sentire che il modo di agire e il raggiungimento di determinati
obiettivi vanno subordinati a norme di appartenenza e regole di comportamento che condividiamo eapplichiamo per poterci “autogovernare”. La riflessione su chi siamo, dove andiamo e come ci muoviamo nellanostra piccola comunità lavorativa e in relazione alla comunità più grande che ci circonda deve portare ad una definizione di valori condivisi da cui far scaturire norme comportamentali della cooperativa vs i soci, i pazienti e i loro familiari, la comunità e reciprocamente dei soci nei confronti della cooperativa stessa. |